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Channel: Com’era difficile essere figli – WN
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Fate un regalo unico: ricostruite il vostro albero genealogico

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foto mammaMi sono cimentata in un’impresa che richiederà tempo e testardaggine, ma sarò soddisfatta se riuscirò a portarla a termine. Ricostruire l’albero genealogico della mia famiglia. Vi assicuro che è davvero un’impresa.

La foto che vedete qui accanto è del 1953, ritrae mia mamma, suo fratello e me, che ancora non camminavo. E’ una delle foto che metterò nel libro bianco  “Nonna raccontami”, che mi è stato regalato e che sto lentamente riempiendo di notizie, di ricordi, e anche di foto. Ad un certo punto una domanda mi ha spiazzato “Albero genealogico”. Che cosa? Oh mamma mia… mi sono detta. Già, perché è complicatissimo.

Partiamo dalla famiglia di mio papà. I miei nonni paterni sono morti – entrambi anziani – che io ero molto piccola. Sinceramente ne ho un ricordo sbiadito, molto sbiadito. E ricordare il cognome di mia nonna è quasi impossibile. I loro figli (sette) cioè i miei zii, erano tutti più grandi di mio padre, alcuni nati a fine Ottocento. Me li ricordo, certo.  Ma già farmi venire in mente i nomi dei loro figli (chi ne ha avuti 7, chi 8, chi 5) è già un’impresa. Confesso che di alcuni, che frequentavo quando ero piccola, non ricordo niente. Moltissimi di questi miei cugini sono morti da anni. Io ho l’età dei loro figli, per dire.

Stesso discorso per la famiglia di mia mamma. Undici figli, mia mamma era la penultima, il fratello cui era più affezionata aveva un anno e mezzo meno di lei, per dire. Tra mia mamma e la prima delle sue sorelle c’erano venti e più anni di differenza. Forse l’ho frequentata di più, la famiglia di mia mamma, perché ho ricordi più vivi delle mie zie e dei loro figli (anche qui, si passa da 10 figli cada zia, ai 6,7, 8). Io sono l’unica sia della famiglia di mia mamma che di quella di mio papà ad essere figlia unica.

La mia nonna è diventata mamma dopo essere già diventata nonna, ragione per cui le mie cugine,, tutte più grandi di me, le chiamavo zie. Quindi, facciamo un esempio: il fratello di mia mamma (morto che io ero piccola) ha avuto 10 figli,  tutti che per età potevano essere miei genitori. Una di queste figlie, cui ero affezionatissima, era Elvia, che ha avuto Maria Grazia (tra gli altri) che è mia coetanea. Ora capirete che ho un esercito di cugini e figli di cugini di cui non so nemmeno l’esistenza…

Perché vi racconto tutto questo? Per dire che è importante, fin che si ha memoria e persone anziane a cui chiedere, ricostruire i ricordi e anche l’albero genealogico. Fatelo, con pazienza e senza aver fretta, perché lascerete ai vostri figli e nipoti una traccia della famiglia preziosa e unica. Un regalo unico.

Io, visto che ho solo cugini coetanei a cui chiedere, ho scritto ad alcuni di loro, chiedendo aiuto. Vi terrò aggiornati.

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